14. mar, 2018
6. mar, 2018
BESSARABIA L’UNIONISMO PARTE DAL POPOLO!
La seconda guerra mondiale produce degli effetti devastanti in tutto il mondo e in modo particolare nell’Europa Centro Orientale. La Romania viene privata della parte orientale della Moldavia (la Bessarabia) e della Bucovina del Nord. Mentre il primo territorio diventa la sedicente Repubblica Federativa Socialista Sovietica Moldavia, il secondo entra a far parte dell’Unione Sovietica e oggi dell’Ucraina. La Bessarabia vine sottoposta ad un opera di russificazione coatta. I sovietici impongono la lingua russa negano che la popolazione sia romena e inventano una sedicente lingua moldava. Si tratta in realtà della lingua romena con l’alfabeto cirillico al posto di quello latino. Ci sono deportazioni, persecuzioni e una parte della popolazione è sterminate mediante la fame. Queste notizie non le troverete nei manuali scolastici italiani e dei paesi “occidentali”. Il motivo è chiaro! Non solo in Italia si realizza un compromesso per cui la Democrazia Cristiana cede la cultura al partito comunista in cambio di una accondiscendenza su le operazioni finanziarie, ma con la perversa logica di Yalta gli Stati Uniti accettano il dominio Sovietico sulla parte orientale del Continente. Mi è capitato di leggere alcuni programmi cultura della UE, dove si parla di Fascismo, razzismo, antisemitismo etc. però molto poco si trova sulle tragiche vicende del Comunismo. Ricordo quando “l’Occidente” seguiva la politica della “distensione” , ovvero di migliori rapporti con il mondo comunista, ovviamente in quei momenti parlare di queste vicende è “inopportuno”.
Purtroppo le cose non sono del tutto cambiate. Alla fine degli anni ottanta si sviluppa in Bessarabia un movimento nazionalista e unionista che vuole l’Unione con la Romania. La Bessarabia, anche grazie al crollo dell’Unione Sovietica nell’agosto del 1991, ottiene l’Indipendenza. Ovviamente l’indipendenza doveva essere una tappa verso l’Unione con la Romania, per essere più corretti la reintegrazione nella Patria Romena. Il lavaggio del cervello fatto dai sovietici ha impedito questo naturale esito del movimento patriottico romeno in Bessarabia. L’attuale repubblica Moldova è divisa : una parte sostiene di non volersi unire alla Romania (i cosìddetti statalisti), l’altra gli Unionisti vogliono tornare ad essere romeni. Molti giovani militano nell’Unionismo che registra sempre più consensi.
L’anno scorso , con uno scarto minimo e molte polemiche, è eletto Igor Dodon “presidente” della R. Moldova. Dodon ha un cavallo di battaglia mettere fuori legge l’Unionismo. L’affermazione di Dodon non ha fermato il sentimento nazionale. L’Unione si sta realizzando dal basso. Oltre 90 località hanno approvato, nonostante le intimidazioni, una dichiarazione di unificazione con la Romania. Probabilmente altre dichiarazioni di questo tipo seguiranno. Il sentimento nazionale non si può imprigionare, risorge sempre. Gli Unionisti non chiedono solo l’Unificazione ma anche la GIUSTIZIA SOCIALE. Vogliono la fine del controllo della vita economica da parte delle oligarchie finanziarie interne e internazionali. NAZIONE e GIUSTIZIA SOCIALE sono un binomio invincibile che può vincere contro ogni cosa. Un grande passato c’è nel futuro della Bessarabia.
DANILO ZONGOLI